Berna, 15 novembre 2015. In collaborazione con l’Università di Berna e la Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW), Promozione Salute Svizzera ha pubblicato per la seconda volta il Job Stress Index, uno studio scientifico sullo stress causato dal lavoro in Svizzera. Dallo studio emerge che un buon quinto (22,5%) della popolazione lavorativa è stressato, e altrettanti lavoratori si sentono spossati (22,6%).
Lo stress sul posto di lavoro è una delle grandi sfide del mondo del lavoro di oggi. Lo strumento di monitoraggio dello stress messo a punto da Promozione Salute Svizzera, il Job Stress Index, rileva le condizioni di lavoro e fornisce indicazioni sul rapporto tra risorse e fattori di carico sul posto di lavoro. I risultati del sondaggio, eseguito per la seconda volta, forniscono un quadro aggiornato e rappresentativo della situazione relativa allo stress e del grado si spossatezza dei lavoratori svizzeri. L’indice informa inoltre sul potenziale economico di miglioramento delle condizioni di lavoro con riferimento allo stress.
Il 22,5% dei lavoratori è stressato sul lavoro
Almeno un lavoratore su cinque (22,5%) è stressato sul lavoro, ovvero i carichi sono maggiori delle risorse disponibili. In media, in Svizzera per i lavoratori i fattori di carico sul posto di lavoro sono equilibrati rispetto alle risorse. Tale equilibrio si riflette in un Job Stress Index pari a 49,80 (laddove un indice pari a 50 significa che risorse e carichi si equivalgono).
Tuttavia l’indagine del 2015 mostra anche che all’incirca un quinto di tutti i lavoratori afferma di essere sottoposto a carichi decisamente superiori alle proprie risorse sul posto di lavoro. In termini numerici, ciò significa che 1,1 milioni di collaboratori si collocano nella «zona critica», ovvero hanno troppe poche risorse per affrontare i fattori di carico elevati cui sono esposti. Quasi la metà delle persone impegnate in un'attività lucrativa è in situazione di fragile equilibrio. In pratica si tratta all’incirca di 2,4 milioni di lavoratori che si muovono nella «zona sensibile», dove le risorse disponibili bastano a malapena a compensare i fattori di carico esistenti. Appena poco più di un quarto degli occupati in Svizzera (1,4 milioni) si trova nella «zona verde», in un rapporto positivo in cui le risorse sono superiori ai carichi.
Lavoratori: un buon quinto è spossato
Il 22,6% dei lavoratori è abbastanza o decisamente spossato. Proiettando tale percentuale su tutta la popolazione attiva della Svizzera, si tratta di una situazione che riguarda 1,1 milioni di persone. I fattori di carico persistenti incidono negativamente su salute e soddisfazione sul lavoro e incrementano la probabilità di dimissioni. I lavoratori per i quali un anno fa i fattori di carico superavano le risorse (Job Stress Index elevato) si sono rivelati spossati un anno dopo. Analogamente, i lavoratori che nel 2014 affermavano di essere più spossati presentano un anno dopo un Job Stress Index più elevato. Nel peggiore dei casi ne possono risultare delle «spirali negative». I lavoratori che lavorano con uno stress costantemente elevato manifestano un’intenzione decisamente maggiore di dimettersi e registrano un calo della soddisfazione sul lavoro. I cambiamenti si fanno notare: il senso di spossatezza diminuisce se migliora il Job Stress Index e aumenta quando l’indice peggiora.
Lo stress costa ai datori di lavoro 5 miliardi di franchi ogni anno
Il potenziale economico di miglioramento di un Job Stress Index sfavorevole è stimato pari a 5 miliardi di franchi svizzeri all’anno. Il calcolo tiene conto del migliore rendimento che si otterrebbe con minori problemi di salute durante il lavoro, considerato che quest’ultimo rappresenta il 64% del potenziale economico (pari a 3,2 miliardi di franchi), cui si aggiunge la riduzione delle assenze che contribuisce per il 36% (pari a 1,8 miliardi di franchi). Calcolato in ore lavorative, significa che ogni anno sarebbero lavorate 136 milioni di ore in più.
La prevenzione aiuta
La salute e il benessere dei collaboratori sono presupposti importanti per garantire a un’azienda la capacità di performance a lungo termine. Le imprese hanno quindi tutto l'interesse a investire in modo duraturo nello stato di salute dei loro collaboratori. In molti casi non è possibile ridurre semplicemente i fattori di carico. Nella prevenzione dello stress, le aziende devono puntare quindi soprattutto sul potenziamento delle risorse sul posto di lavoro (ad es. concedendo maggiore autonomia decisionale e rafforzando la coesione sociale). In base ai risultati dello strumento di consultazione online S-Tool, è possibile introdurre misure specifiche come la formazione dei dirigenti, la formazione dei team e corsi di gestione dello stress individuali per i collaboratori. Promozione Salute Svizzera offre alle aziende servizi per la prevenzione mirata dello stress e per una gestione aziendale sistematica della salute.
Il «Job Stress Index 2015»
Nel rappresentativo sondaggio online, nella primavera 2015 sono stati intervistati complessivamente 2844 lavoratori tra i 16 e i 65 anni. Al fine di seguire l’evoluzione a lungo termine, sono stati intervistati anche altri 1562 lavoratori che avevano partecipato al precedente sondaggio del 2014. Il secondo rilevamento ha consentito di verificare la validità degli indicatori.
Ulteriori informazioni sul Job Stress Index all’indirizzo www.job-stress-index.ch
Per ulteriori informazioni o domande potete rivolgervi a Thomas Mattig inviando un’e-mail a Thomas.Mattig(at)promotionsante.ch oppure telefonando al numero 079 321 64 94.
Promozione Salute Svizzera
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